CoronaVirus – misure confuse e inadeguate

L’ultimo decreto che ha dichiarato tutta l’Italia zona rossa è confuso e incomprensibile per i cittadini. Da un lato evoca misure drastiche (esercito e quarantena per milioni di persone), dall’altro spiega ai cittadini come potranno fronteggiare i danni che ne deriveranno.

Ci sono fruttivendoli che mettono la merce all’interno di cassette di legno sui marciapiedi, all’aperto, esponendola al passaggio e per esempio alle famose e cosiddette “goccioline di Flügge“, microgocce di saliva (vapor acqueo) in grado di rimanere sospese in aria e di veicolare, dispersi in aerosol, agenti infettivi . Le profumerie, i giornalai, le toelettature sono aperte e al contrario, gli uffici postali sono chiusi.

Gli uomini delle istituzioni impegnati sul territorio non hanno le protezioni adeguate, girano in camionette, senza mascherine o le altre protezioni necessarie.

Tutto questo non ha senso. Occorre dichiarare lo stato di Emergenza e lo Stato deve avocare a sé tutti i poteri decisionali. Gli Italiani devono ancora capire chi può recarsi a lavoro e chi no. I datori di lavoro devono ancora capire se e come riceveranno gli aiuti per pagare gli stipendi dei dipendenti. Il Governo scarica tutto con frasi del tipo “anticipate le ferie o date permessi retribuiti”, certo ma il governo sa che ci sono milioni di imprese in difficoltà che non riescono nemmeno a pagare la luce?

Nulla più della confusione e dell’approssimazione è pericoloso in questi momenti.

Da subito ho mostrato la mia simpatia per il Governo Conte, ma in questo momento la maggioranza si dimostra inadeguata a rispondere all’emergenza.

clicca qui